Pubblichiamo un pensiero scritto da OKANA ZAYATS, della classe III D.
Oggi (29 febbraio 2012) facciamo un minuto di silenzio per la morte del padre di uno dei
nostri amici. Non si puo neanche descrivere a parole il dolore che prova
oggi questo ragazzo che d'ora in poi non avra più la sua colonna
portante; incito tutti voi a colmare il vuoto che adesso ha questo
ragazzo nel cuore con tutto l'affetto che riuscirete a dargli. Perché
adesso più che mai si vedono i veri amici e perchè adesso più che mai
lui ha bisogno di noi del nostro conforto ma anche più semplicemente ha
bisogno di qualcosa (qualcuno) di vivo a cui aggraparsi per non farsi
trascinare e portare via da questa tempesta di emozioni che adesso e
senza preavviso si è abbattuta su di lui.
SIAMO solidali in questo
momento così difficile, perché poteva capitare a ognuno di noi ed è
difficile a 13 anni subire una perdita come quella; e il solo orribile
pensiero di non poter più dire "papà" per il resto della vita farebbe star
male chiunque.
Adesso mi rivolgo a te, Emanuele, nella speranza che tu
legga questo. Mi dispiace per questa perdita cosi grande e so che
nessuna delle parole che posso dirti ti fara stare meglio, però ci tengo
che tu sappia che io e tutta la classe ti staremo vicini e quando vorrai
qualcuno con cui sfogarti, io ci sarò, anzi NOI ci saremo, staremo qui
vicino a te per affrontare questo momento così difficile insieme, spalla a
spalla, e poi tuo padre non cesserà mai di esistere, perché rimarrà per
sempre nel tuo cuore, protetto da tutto l'amore che provi per lui;
l'amore tra padre e figlio è in grado di combattere e sconfiggere ogni
cosa, anche la morte stessa, perché solo chi non ama e non ha fede ha
paura della morte.
Adesso, per concludere, voglio citarti due frasi
famose:
La vita è l'infanzia della nostra immortalità. (Johann Wolfgang
von Goethe)
E' l'amore, non la ragione, che è più forte della morte. (Thomas Mann).
Okana
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